L’elenco non finisce mai, ogni giorno una donna in Italia viene uccisa, tutto sta assumendo quasi toni di normalità… fra pochissimi giorni inizierà il tormentone della giornata contro il femminicidio dove le istituzioni verseranno fiumi di parole, eventi in ogni città, pubblicità e folk show sino ad esaurimento delle meningi collettive usurate dall’immobilismo della politica e della rivoluzione culturale che sarebbe l’ unica vera medicina e cura del femminicidio… E i più restano a guardare questa rappresentazione dell’ ipocrisia collettiva che non ascolta chi denuncia, che non protegge, che non aiuta e che spesso vittimizza le stesse vittime che hanno osato denunciare togliendogli i figli e considerandole, grazie alle lobby potenti dei Pro Pas solo donne che volevano screditare il maschio imperante e sociopatico che in realtà poi le ha uccise o ha sterminato i loro figli vittime secondarie di cui pochi si ricorderanno mai ….
Ecco la notizia arrivata in agenzia:
FEMMINICIDIO A PARMA VIA SIDOLI
Uccisa a coltellate dopo l’addio: fermato l’ex fidanzato
Doveva essere l’incontro risolutore, quello che nell’intenzione di Elisa avrebbe definitivamente chiuso una relazione ormai usurata. Aveva deciso così di ritornare in quella casa in zona Sidoli a Parma dove per qualche tempo aveva vissuto insieme a Luigi, prendere gli ultimi abiti rimasti e dire addio. Forse quella parola non è riuscita nemmeno a pronunciarla. Elisa Pavarani, 39 anni, operaia, nata a Parma ma residente a Sala Baganza, è stata uccisa ieri sera con almeno quattro fendenti al corpo. Su di lei si sarebbe accanito con un coltello Luigi Colla, parmigiano di 42 anni, l’ex compagno che non si dava pace per quella storia d’amore finita.
Ieri sera attorno alle 20.30 i due erano nell’appartamento dell’uomo, ancora non è chiaro che cosa sia successo, ma alla fine Elisa è rimasta a terra, senza vita, mentre Luigi è fuggito. I carabinieri, avvisati da una telefonata, sono accorsi nel palazzo ma, dopo avere forzato un ingresso con l’aiuto dei Vigili del Fuoco, non hanno potuto fare altro che constatare assieme ai medici il decesso della donna. Nel frattempo sono cominciate le ricerche dell’uomo, ritrovato poi attorno alle 2,30 nella zona sud di Parma in stato confusionale. Non ha opposto resistenza quando è stato fermato. Da lì è stato condotto nella caserma provinciale dei Carabinieri e, scrivono in una nota gli inquirenti, «vista la sussistenza di gravi indizi per la commissione dell’omicidio, risultato causato da contrasti di natura personale, il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Parma ne disponeva il fermo».
Il pm Salvatore Ausiello, assieme al capitano dei carabinieri Giovanni Mura, che ha coordinato le ricerche dell’uomo, avrebbero insomma già chiarito ogni aspetto della terribile serata. Luigi Colla non voleva proprio mettere la parola “fine” alla storia. Nonostante i continui litigi, i vicini oggi ammettono di avere sentito «violente discussioni e di avere avuto anche paura per le urla molto alte», l’uomo voleva proseguire a tutti i costi. Nella foto di copertina della sua pagina facebook era arrivato a pubblicare una foto abbracciato ad Elisa ma rispondendo ad un post di un amico aveva anche ammesso: «Pace? Non ancora». Una riappacificazione che forse non arrivava perchè Luigi Colla «perdeva spesso il controllo», come racconta oggi un suo collega che poi aggiunge: «Lavoro con lui da anni ed era uno che perdeva spesso le staffe». Saldatore presso un’azienda parmense che produce serbatoi, il 42enne, dicono sempre i colleghi, «era stato trasferito dallo stabilimento di San Prospero a San Secondo proprio per alcuni dissidi fra operai». «Ma arrivare a questo punto, non l’avrei mai pensato», sottolinea una vicina di casa ancora scossa per quanto successo in quella nuovissima palazzina alla prima periferia di Parma. La città emiliana è di nuovo sotto choc a dieci anni esatti di distanza da un altro efferato omicidio. Nel 2006 Silvia Mantovani, 28 anni, laureanda infermiera e operaia in un’azienda alimentare, moriva per mano dell’ex fidanzato, Aldo Cagna, anche lui 28enne. Una storia ed una dinamica del tutto simile a quella che è costata la vita ieri sera alla povera Elisa.
Ufficio Stampa
Federico nel Cuore